
Il museo della carta di Amalfi, è un'ex-cartiera trasformata in museo nel 1969. Il museo, situato nella valle dei Mulini ospita i macchinari e le attrezzature, opportunamente restaurati e perfettamente funzionanti, impiegati nell'antica cartiera per realizzare la carta a mano. Tra le prime città in cui è stata scoperta nei secoli XII e XIII l'esistenza della carta, vi sono i territori delle Repubbliche Marinare: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia che avevano magazzini, sia in Siria, sia sulla costa della Palestina, dove erano ubicati i maggiori centri per la produzione di carta.
Le repubbliche Marinare: Amalfi e la scoperta della Carta
Queste Repubbliche, inoltre, intrattenevano intensi rapporti commerciali con l’oriente e avrebbero potuto quindi imparare l’arte di fabbricare carta senza difficoltà, oppure non è da escludere che a bordo delle “galee”, che in epoca medievale facevano la spola tra le coste italiane e la Terra Santa per trasportare crociati e mercanzie, si siano imbarcati “Magistri in arte cartarum” i quali come mano d’opera specializzata abbiano introdotto tale tipo di lavorazione. Amalfi è la più antica delle Repubbliche Marinare e a partire dal IX secolo aveva già i suoi magazzini a Palermo e Messina e Siracusa, dove l'Amalfitania è ancora presente nella toponomastica locale. Secolare rimane la questione sul primato della carta in Italia e poi in Europa e a contenderselo principalmente vi sono Amalfi e Fabriano.
La "Fondazione Museo della Carta" ha sempre lavorato per diffondere, divulgare e documentare ciò che riguarda l'arte di fabbricare la carta a mano ad Amalfi. Tutto questo è possibile grazie al lavoro del suo fondatore: Nicola Milano. Egli fu costretto però a chiudere la cartiera, a causa degli alti costi derivanti principalmente dalla mancanza di trasporti di collegamento stradale. L'ultima fu chiusa nel 1969 e poi donata alla nascente Fondazione, da lui fortemente voluta e commissionata nel mese di novembre del 1971, che avrebbe dovuto gestire la grande idea: il "Museo della Carta di Amalfi".
Idea che attraverso molti problemi e vicissitudini oggi è arrivata ad essere una realtà concreta e interessante ai fini della conservazione del patrimonio storico e il recupero di arti antiche come la fabbricazione di carta fatta a mano.
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