san benedetto

La chiesa di San Benedetto si trova nell'omonima via San Benedetto a Salerno e faceva parte del monastero benedettino (ora adibito a caserma), ad esso era collegato un imponente acquedotto, le cui tracce più evidenti sono ancora visibili in via Arce e costruito, secondo la leggenda popolare, dal mago salernitano Pietro Barliario in una sola notte e con l'aiuto dei diavoli, da ciò deriva la sua denominazione di "Ponti del Diavolo". Oggi una parte del monastero ospita il Circolo Unificato di presidio Militare e il Museo Archeologico Provinciale.

La prima notizia dell' esistenza risale all'868, quando vengono citati in un atto giuridico che attribuiva alcune terre al convento. Non si sa chi sia il fondatore: secondo alcuni la chiea era già esistente in epoca paleocristiana, ma appare più verosimile che ad edificarla fosse stato Arechi II o il figlio Grimoaldo III alla fine dell'VIII secolo.

Nell'884 il monastero, distrutto dalle scorrerie dei Saraceni, venne ricostruito dall'abate Angelario ed in poco tempo divenne punto di riferimento per il mondo religioso dell’Italia Meridionale.

L’interno fu edificato basandosi sui modelli romani a pianta basilicale. E’ diviso in tre navate sparate da due file di colonne e pilastri raccordati da arcate a tutto sesto. Al di sopra corre un ordine di monofore con cornice in tufo policromo. La facciata presenta un pronao a tre archi su colonne di spoglio e, a sinistra, sono visibili i resti dell’antico campanile. L’ingresso alla chiesa era preceduto originariamente da un quadriportico distrutto quando fu creata la via San Benedetto, ma di cui si scorge ancora parte del lato meridionale all’interno del Museo provinciale e parte del lato orientale, davanti all’ingresso.

Nel 1581 il complesso passa alla congregazione degli Olivetani.

Le leggi napoleoniche sopprimono il monastero nel 1807 e nel 1811 la chiesa diventa un teatro, il "Real Teatro di San Gioacchino", e poi di "S.Matteo": lo resterà fino al 1845, quando, ritornata in possesso della Chiesa, viene riadibita ad uso liturgico ed elevata a parrocchia col titolo di "Santissimo Crocifisso", in ricordo della tavola raffigurante il Cristo che aveva reclinato il capo di fronte il pentimento del mago Pietro Barliario.

Nel 1868 il Comune di Salerno adibisce la chiesa a deposito del distretto militare; solo nel 1963 il ministero della Difesa restituisce la chiesa alla Curia e nel 1965 iniziano i lavori di restauro e recupero delle strutture originarie. Dopo i danni subìti dal terremoto del 1980, la chiesa ha riaperto al culto. Dell'antico monastero, sono visitabili, su richiesta, il chiostro ed alcune celle, una delle quali, la più grande, è detta Cella di Gregorio VII.

Via San Benedetto, 84122 Salerno
+39 089.253546
Biglietto: gratuito
Orario d'apertura
Lunedì10:00 - 12:00 e 17:00 - 19.00
Martedì10:00 - 12:00 e 17:00 - 19.00
Mercoledì10:00 - 12:00 e 17:00 - 19.00
Giovedì10:00 - 12:00 e 17:00 - 19.00
Venerdì10:00 - 12:00 e 17:00 - 19.00
Sabato10:00 - 12:00 e 17:00 - 19.00
Domenica10:00 - 12:00 e 17:00 - 19.00
NOTA: La chiesa è chiusa nei giorni festivi.

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