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Inaugurato il 28 ottobre 1928 nel Palazzo del Governo, l'attuale sede della Provincia di Salerno, il Museo Archeologico Provinciale ha avuto nel corso degli anni diverse location. Nel 1939, in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, il museo è stato spostato nella Casina dell'Orto Agrario, per ritornare dopo la guerra nella ex sede, dove rimase fino al 1964, quando il regista Venturino Panebianco ha scelto il complesso di San Benedetto come posizione permanente. La prima mostra del complesso museale è stata progettata e realizzata negli anni settanta dal famoso architetto Ezio de Felice.

La manutenzione e il restyling completati a febbraio 2013 hanno riproposto un allestimento che rispetta la filosofia del restauro e il design originale.

I reperti archeologici del Museo Provinciale di Salerno

museo archeologico provinciale

L'allestimento si articola tra giardino esterno, pianterreno e primo piano.
Il pianterreno espone, seguendo un criterio cronologico e topografico, i reperti archeologici provenienti da numerose località, quale esemplificazione delle diverse correnti culturali che improntarono il salernitano dalla preistoria all'età romana. Ad accogliere il visitatore all'arrivo nel giardino di fronte al museo, si trovano reperti lapidei di epoca romana tra cui statue, rilievi figurati e basi onorarie, rinvenuti in città a partire dal seicento. Al piano terra è infatti istituita la "Provincia archeologica", che raccoglie i reperti più importanti da tutta la provincia di Salerno.
Un viaggio che offre le principali tendenze culturali che sono emerse in Campania dalla preistoria all'epoca romana, con una particolare attenzione per gli aspetti del costume maschile e femminile.

Il simbolo dei musei di Salerno: la testa di Apollo

Il primo piano, invece, è pressoché interamente dedicato al sito sunnita-campano etrusco di Fratte, attualmente si trova nella periferia nord della città, risalente alla fine del VI al I secolo dC. Il percorso, che illustra la storia del sito alla luce delle recenti indagini archeologiche condotte dall'Università di Salerno, è strutturato in due parti: il borgo e la necropoli, con focus sul mito di Eracle. Sullo stesso piano si trova una sala dedicata alla testa bronzea di Apollo (I secolo aC - I secolo dC), straordinario manufatto diventato il simbolo dei Musei della Provincia di Salerno. Ad arricchire i percorsi ci sono installazioni multimediali, che ricostruiscono l'istituzione di Fratte, le antiche rotte del Mediterraneo e riproducono l'atmosfera della scoperta della celebre testa di Apollo.

Salerno, via San Benedetto, 28 Complesso Abbaziale San Benedetto
+39 089.231135
Biglietto: € 4 (adulti) | € 2 (studenti)
Orario d'apertura
Lunedìchiuso
Martedì9:00 - 19:00
Mercoledì9:00 - 19:00
Giovedì9:00 - 19:00
Venerdì9:00 - 19:00
Sabato9:00 - 19:00
Domenica9:00 - 19:00

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