Busto di Sant'Andrea

Il Duomo di Amalfi è il monumento della Costiera Amalfitana più conosciuto al mondo, meta turistica chiave per chi vuole intraprendere itinerari artistico-storici-religiosi offerti dalla provincia di Salerno.

La Cattedrale, dedicata a Sant'Andrea, fu costruita nel IX secolo, quando la Repubblica marinara ha cominciato ad affermarsi come potenza commerciale. È stata interamente rinnovata nel 1203, nelle forme introdotte dai conquistatori arabo-normanni. Successivamente ristrutturata intorno al 1570, fu ricostruita nel '800 dopo un crollo disastroso avvenuto a metà del secolo.

La Cattedrale ha un campanile in stile romanico, completato nel 1276, rivestito con piastrelle a mosaico e restaurato nel 1929. Al di là del portico vi è l'ingresso alla Cattedrale, in bronzo, da Costantinopoli, come dono di un patrizio di Amalfi.

Procedendo verso sinistra, incontriamo: la delicata Croce di Madreperla, portata dalla Terra Santa da Mons. Marini, di fianco il Battistero in porfido rosso egiziano e, scendendo lungo la navata, nelle cappelline laterali alcune Tele di Silvestro Mirra e dei suoi Allievi. Nell’ultimo pilastro possiamo notare una colonna nascosta, un saggio, a mostrare l’antica struttura romanica nascosta sotto i marmi e gli stucchi barocchi.

Passati per la navata centrale, ammiriamo il nuovo Altare Maggiore realizzato con il sarcofago dell’arcivescovo Pietro Capuano morto nel 1359 d.c. e l'aquila che sostiene il leggio.
Passando alla navata di destra, quasi alla fine c'è il busto di Sant'Andrea del XVI secolo. Sulla porta si può ammirare una grande tela raffigurante S. Andrea e S. Matteo che accorrono in aiuto di Amalfi minacciata dal terribile pirata Kairen-Din, meglio noto come “il Barbarossa”; ogni anno il 27 giugno gli Amalfitani ricordano l’avvenimento con una grande festa in onore del loro Protettore.